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I futuri Data Center di Microsoft? Sul fondo dell’oceano!

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Se da decenni i cavi su cui viaggiano le comunicazioni telefoniche e le connessioni internet vengono adagiati sul fondo del mare, perché non collocarci anche i data center, le complesse strutture che gestiscono e custodiscono i nostri dati?

Se a prima vista questa può sembrare un’idea stravagante, gli ingegneri di Microsoft l’hanno invece presa molto sul serio, tanto da aver già costruito il prototipo con cui hanno avviato i primi test funzionali a verificare la fattibilità del progetto.

L’obiettivo finale è la produzione su larga scala di appositi data center sottomarini destinati ai servizi online come lo streaming video o la gestione della posta elettronica.

Data Center….a mollo!

Tutto ha avuto origine dall’intuizione di Sean James, un ex militare della marina statunitense che ha trascorso tre anni a bordo di un sottomarino e che ha abbandonato la divisa per diventare un dipendente del colosso fondato da Bill Gates.

Secondo James, collocare i data center sul fondo dell’oceano aiuterebbe a risolvere diverse problematiche connesse alla gestione di queste complesse strutture.

Vediamo allora quali sarebbero i vantaggi di un data center sottomarino secondo i ricercatori Microsoft.

Innanzitutto l’abbattimento dei costi di raffreddamento dei data center, una delle voci che più incidono sulle loro spese di gestione, conseguenza della possibilità di collocarne a volontà in un ambiente, il mare, che presenta temperature ideali per il loro funzionamento.

In secondo luogo la realizzazione di questa tipologia di data center ridurrebbe drasticamente il tempo necessario alla loro messa in opera.

Se oggi, infatti, occorrono 2 anni per rendere operativo un impianto collocato sulla terraferma, questa nuova metodologia richiederebbe tempi di realizzazione molto più brevi: soltanto 90 giorni.

In terzo luogo, dato che il 50% degli utenti vive vicino alla costa, i data center sottomarini risulterebbero essere più vicini, e pertanto più efficienti, degli attuali.

Data Center più attenti all’ambiente

Certo, le difficoltà nella realizzazione di strutture di questo tipo non mancano e sono essenzialmente legate alla necessità di creare data center completamente impermeabili per proteggere i sofisticati componenti elettronici posti al loro interno. I primi test, però, sono incoraggianti.

Il team di Microsoft ha realizzato un piccolo data center protetto da un cilindro metallico di circa 2 metri collocato vicino alla costa e connesso alla rete elettrica tradizionale. In futuro, però, l’alimentazione energetica potrebbe essere garantita da apposite turbine che sfruttano il moto ondoso o il flusso delle maree.

Una scelta, quest’ultima, che oltre a consentire un notevole risparmio di gestione, renderebbe i data center assolutamente autosufficienti garantendo anche una maggiore sostenibilità ambientale.


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