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Cosa sappiamo sul funzionamento dell’algoritmo di Instagram

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Nato intorno al 2010, Instagram è tra i social network più utilizzati al mondo, con miliardi di utenti che si connettono ogni giorno. La piattaforma negli ultimi anni è diventata anche il mezzo principale degli influencers per la creazione di contenuti.

Alla base del funzionamento di Instagram c’è il famoso algoritmo, che però sin dalla nascita del social è un vero e proprio mistero. Tuttavia, di recente Adam Mosseri, CEO della piattaforma, ha fornito alcuni chiarimenti su come funziona l’algoritmo.

Cos’è e come funziona l’algoritmo di Instagram

Innanzitutto è bene specificare che, come detto anche dallo stesso Mosseri, non c’è un unico algoritmo ma uno per ogni sezione del social. Questo, secondo gli sviluppatori, è un metodo per assecondare al meglio le esigenze degli utenti. Ad esempio per i feed e le stories l’algoritmo funziona in questo modo: vengono prima controllati i contenuti condivisi dai propri following, dopodiché il social individua i cosiddetti segnali, ovvero una serie di informazioni che stabiliscono l’ordine di visualizzazione. Tra questi segnali ci sono:

  • Popolarità dei post
  • Attività personale sul social
  • Cronologia dell’interazione con i followers e i following

Sulla base di queste variabili, Instagram calcola la probabilità con cui un utente interagisce con un determinato contenuto. Lo scopo ultimo di questo processo è quello di dare prevalenza alle stories e ai feed delle persone che si seguono che possono suscitare un interesse.

I Reels invece hanno un funzionamento diverso: l’algoritmo si basa essenzialmente su una preselezione di reels da offrire all’utente, dopodiché, sulla base delle proprie preferenze, vengono selezionati i contenuti di maggior gradimento. In questo modo l’utente potrà accedere a contenuti più affini ai suoi gusti senza la necessità di avviare troppe ricerche.

Tale funzionamento è molto simile anche per quanto riguarda la sezione Esplora, il cui algoritmo seleziona i contenuti con i quali è più probabile che l’utente interagisca.

Alcuni chiarimenti

Essendo avvolti da sempre da un alone di mistero, sugli algoritmi di Instagram sono girate anche una serie di false informazioni, come ad esempio la presunta preferenza dei video rispetto alle foto. Questo mito è stato ampiamente smentito dagli stessi proprietari del social, i quali hanno specificato che non vi sono gerarchie di preferenza tra contenuti.

Un ulteriore chiarimento va fatto in relazione all’utilizzo dei bot. Spesso infatti per aumentare la popolarità su Instagram si fa ricorso a programmi in grado di interagire autonomamente con i propri follower, ma questo metodo a lungo andare rischia solo di rovinare il profilo e di ottenere quindi l’effetto contrario.

Conclusioni

Il mistero intorno agli algoritmi di Instagram di certo non è scomparso, ma le recenti dichiarazioni dei vertici del social hanno aiutato a capire meglio cosa si nasconde dietro il loro funzionamento. L’unico elemento certo è la funzione degli algoritmi: tutti hanno infatti in comune lo scopo di adattare i contenuti del social alle preferenze dei singoli utenti.


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