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Il futuro del gaming è nelle mani di Google?

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L’addio di Big G al suo “piccolo” prodotto social, Google+, e alla sezione dedicata alla robotica su cui aveva investito fino a pochissimo tempo fa non deve allarmare: in fondo, sono semplici strategie che permettono di recuperare fondi da impiegare altrove.

Ed è proprio quello che sta succedendo negli uffici di Mountain View, questa volta in un interessantissimo progetto dedicato ai videogame; ma di cosa si tratta?

Videogiochi in streaming

Si parla di videogiochi, oramai, da decadi e sono tantissime le piattaforme e le console che hanno divertito e appassionato utenti di tutto il mondo in corse contro il tempo, GdR e avventure diventate così mainstream da essere approdate addirittura sul grande schermo (come quelle di Lara Croft o di Silent Hill). Qual è, quindi, la novità?

In un’epoca dove tutto è a portata di click e disponibile online, perché non pensare ad un’offerta equivalente anche per il settore videoludico?

Il 2018 si è concluso con un’opportunità esclusiva per alcuni demo tester: i più fortunati, infatti, hanno gratuitamente partecipato ad un progetto chiamato “Project Stream” che li ha coinvolti in una sessione di gaming online a base di Assassin’s Creed Odyssey. I pre-requisiti? Nulla più di un Pc con browser Chrome, un account Google ed uno Ubisoft e una connessione ad internet veloce.

L’idea di base è sfruttare la tecnologia cloud per offrire un servizio gaming in streaming che si differenzi, però, da quelli già presenti (come PlayStation Now) attraverso un elemento fondamentale: la mancanza di una console! L’unico dispositivo hardware di cui, al momento, si ha notizia è un controller il cui brevetto è stato depositato proprio da Google negli scorsi mesi; un gadget in grado di “notificare” gli utenti attraverso un sistema integrato (per scoprire, ad esempio, nuovi titoli in uscita o essere messi al corrente di inviti ricevuti da altri videogamers), ma è anche noto che l’azienda abbia inserito nel suo team Phil Harrison, Jack Busier e Richard Marks, tutti ex manager della divisione gaming di Sony, e Jade Raymond, executive producer e co-creator proprio di Assasin’s Creed.

Cos’altro bollirà in pentola?



Uso le parole come fossero numeri e i numeri come fossero parole. Blogger, Copywriter, Editor freelance. Tutor di Matematica e Fisica.

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