“L’unione fa la forza“: mai affermazione si rivela più vera, quando si parla di smarrimento pelosi.
Le situazioni per le quali può accadere una cosa del genere sono tante: a volte si tratta di semplici incidenti, altre di “iniziative” prese dagli stessi quattrozampe e altre ancora di gestioni errate da parte dei padroni; in ogni caso, ogni anno sono tantissimi i cani che vengono perduti o che si smarriscono e, purtroppo, non sempre vengono ritrovati, lasciando nello sconforto intere famiglie.
Quello che molte associazioni raccomandano è di allertare il circondario quanto prima, anche attraverso volantini corredati di foto e numero di reperibilità, per fare in modo che i primi, brevi spostamenti siano subito intercettati, intervenendo tempestivamente: statisticamente, infatti, un cane ha maggiori possibilità di essere ritrovato proprio nelle prime 24 ore di allerta.
Ecco perché la Pedigree Petfoods, azienda che da anni si occupa di mangimi e salute animale, ha progettato una app che funzionasse in real time e che, incrociandosi con Google Maps, mettesse in contatto gli abitanti di interi quartieri, in modo da far viaggiare le informazioni ancora più velocemente di quanto si farebbe stampando dei volantini (ovviamente, si raccomanda di mantenere in piedi entrambe le strategie di intervento, per assicurarsi maggiori possibilità di successo).
Ma come funziona?
Il trova-pelosi
Un’app come questa, capace di far comunicare le persone in tempo reale, si rivela preziosissima per ritrovare un cucciolo smarrito.
Si può, infatti, lanciare un vero e proprio SOS ad altri utenti, allertandoli nella eventuale ricerca; proprio come in tutte le altre applicazioni della stessa tipologia, una serie di notifiche e di funzionalità (utilizzabili anche per descrivere il cane o per mostrare delle sue fotografie) rappresentano il cuore del software, consentendo una comunicazione istantanea, come in un servizio di messaggistica, aumentando le chance di reperire informazioni utili per ritrovare il proprio amico smarrito.
Il brand ha investito 5000 dollari per lo sviluppo di Pedigree Found, una somma e degli sforzi che sono stati ampiamente ripagati già nei primi mesi dal rilascio: nell’arco dei primi 3, anzi, si è stimato che il 10% dei padroni di cani l’abbia scaricata e che addirittura il 91% li abbia registrati, per sentirsi più “al sicuro”, in caso di necessità.
Insomma, un servizio davvero utile, gratuito e che potrebbe rivelarsi salvavita!