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Stufe a pellet o a legna: come scegliere in modo consapevole il tuo riscaldamento

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Oggi vogliamo fermarci a riflettere sulle tecnologie disponibili per riscaldare le nostre case, e sui relativi criteri di scelta utili per orientarsi in modo consapevole in questo mondo. Un mondo che si caratterizza, tra le varie, per la presenza e l’offerta di stufe e caldaie, a legna o a pellet.

Ma cosa bisogna sapere prima di effettuare un acquisto e di rivolgersi, ad esempio, ad un negozio o ditta che si occupi di vendita pellet?

Iniziamo col dire che stufe e caldaie a legna e a pellet sono tecnologie che consentono di riscaldare gli ambienti in modo sostenibile, e con fonti rinnovabili.

Quante sono in Italia le caldaie a pellet, le stufe a legna e le caldaie a biomasse

Nel 2018 in Italia si contavano circa 9,1 milioni di impianti di riscaldamento a biomasse legnose (legna, pellet e cippato). Un numero ridotto rispetto al 2014.

Dal 2010 al 2018 il parco installato ha registrato un incremento del numero di stufe e caldaie a pellet e una diminuzione del numero di apparecchi a legna.

Ad oggi in Italia quelli a pellet rappresentano il 75% del totale degli apparecchi venduti.

Quali sono i consumi?

Secondo Valter Francescato, responsabile dell’Associazione Italiana Energie Agroforestali (Aiel), in Italia si consumano circa 12 milioni di tonnellate di legna da ardere, 3,2 milioni di tonnellate di pellet e 1,4 milioni di tonnellate di cippato.

Si rileva una certa stabilità per quanto concerne i consumi delle biomasse residenziali dal 2013 al 2018, con piccole variazioni annuali correlate all’andamento delle temperature.

Il dato certo è che il 91% dei combustibili legnosi è impiegato in impianti di riscaldamento per residenze.

I differenti parametri di scelta

Per quanto possa sembrare semplice, è pur sempre doveroso ed opportuno tenere conto di vari elementi per orientarsi, suscettibili di guidare una scelta consapevole ed accorta.

La classe energetica

Prima di scegliere è necessario valutare la classe energetica della propria abitazione, poiché, a seconda di essa, vi sarà una differenza nell’approvvigionamento e nella logistica.

Infatti nel caso della legna, sia ogni volta che si accende l’apparecchio, sia per mantenere viva la stufa, il braciere deve essere caricato a mano. Inoltre, per quanto concerne la legna da bruciare, è utile avere a disposizione un proprio stock da lasciar stagionare e seccare.

Diversamente, nelle caldaie a pellet e cippato, che sono apparecchi automatici, il biocombustibile è caricato autonomamente nel braciere.

I prezzi

Per quanto concerne i prezzi, invece, questi dipendono da molteplici fattori, tra i quali la tipologia e la potenza delle stufe:

  • quelle ad aria che riscaldano per lo più luoghi medio/piccoli possono avere un prezzo di partenza di circa 1000 euro
  • quelle ad acqua sono più costose, infatti il loro prezzo si aggira intorno ai 2.500 euro. Questo perché fungono da caldaia riscaldando l’acqua sanitaria ed i termosifoni
  • le stufe a legna, invece, costano poco più di 400 euro per un impianto da quasi 5kW oppure circa 2.000 per una da quasi 15kW sufficiente a riscaldare una superficie di 430 metri cubi.

Ad ogni modo, i nuovi apparecchi domestici di riscaldamento a pellet o a legna sono in grado di abbattere le emissioni fino al 70% rispetto ai tradizionali, mentre le caldaie arrivano fino al 90%. Per questo è importante sostituire i vecchi apparecchi, oppure utilizzare biocombustibili di una qualità certificata.

Le certificazioni

Per ottenere prestazioni buone da parte del proprio impianto termico è particolarmente importante affidarsi a personale specializzato, contando su informazioni corrette e aggiornate.

È utile sapere, inoltre, che gli apparecchi domestici e le caldaie devono essere omologati ai sensi delle norme di prodotto europee (UNI EN). Bisogna poi richiedere ai rivenditori il Certificato Ambientale utile per l’accesso ai diversi incentivi che regolamentano l’acquisto di questi strumenti.

Fondamentale, poi, rivolgersi ad installatori competenti che dovranno rilasciare la Dichiarazione di conformità dell’installazione alla regola dell’arte.

La certificazione “Aria Pulita”

Per individuare gli apparecchi che funzionano meglio possiamo far riferimento ad una certificazione introdotta dall’Aiel: la certificazioneAria Pulita”, che si applica a stufe, inserti a legna e pellet, nonché a caldaie a biomassa sotto i 35kW. Gli apparecchi vengono sottoposti a una valutazione imparziale affinché si possa garantire la conformità rispetto a due requisiti molto importanti: emissioni e rendimento.

Quelli che abbiamo analizzato e considerato sono alcuni degli elementi fondamentali da considerare affinché si possano scegliere impianti sicuri, e si possano utilizzare nel miglior modo possibile le stufe.


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