di Silvia Semonella
Fino a cinquant’anni fa sarebbe stato impossibile anche solo pensare che la tecnologia avrebbe occupato ogni campo della nostra vita, aiutandoci a svolgere le attività più disparate, dallo shopping online alle prenotazioni di viaggi, fino alla gestione di un hotel o all’interpretazione di emozioni.
Avete letto bene: gestione di un hotel o interpretazione di emozioni!
La prima situazione è già realtà: in Giappone, infatti, esistono ben due hotel completamente gestiti da robot umanoidi, gli Henn na Hotel, che mirano ad essere gli alberghi più evoluti del mondo.
L’interpretazione delle emozioni, stando a quanto riferisce Bloomberg, sarà possibile, invece, nel prossimo futuro grazie ad Amazon: il colosso americano, infatti, starebbe progettando uno smartwatch capace di fare anche questo.
Ma cosa sappiamo realmente di questo progetto ai limiti della fantascienza?
Lo smartwatch “empatico”
Dylan, così è stato chiamato dagli ideatori, sarà uno smartwatch in grado non solo di leggere le emozioni del possessore, ma anche di dare consigli sui comportamenti da adottare in diverse situazioni. Più o meno un’assistente personale, come è già successo per Alexa, ma sotto forma di orologio.
Ed è proprio il team che ha creato Alexa, insieme agli esperti di Amazon Lab126, la società che si occupa di ricerca e sviluppo e hardware informatico, a curarsi della realizzazione di Dylan.
Per ora, non sembra esserci ancora una data ufficiale per il lancio del prodotto, che è ancora in fase di beta testing.
Ciò non ha fermato il nascere delle prime polemiche, che non hanno tardato ad arrivare. Tutti si chiedono quanto davvero possano essere funzionali i consigli di una macchina, se realmente potrebbero sostituirsi alla decisione umana e fino a dove possa spingersi l’intelligenza artificiale.
Domande lecite, senza dubbio, che però, per ora, sono destinate a restare ancora senza risposta.