di Michele Manfredi
Professionisti del marketing, curiosi di conoscere i trend più significativi del 2020?
Ormai, moltissime aziende investono sui contenuti, che si tratti di una newsletter, di un blog o di post pubblicati sui social network.
Tuttavia sono poche le realtà commerciali che organizzano una vera e propria “content experience“, cioè un’esperienza complessiva di accesso, consumo, coinvolgimento e risposta relativa ad un contenuto predisposto dal brand: e sarà questa la vera tendenza per il nuovo anno.
Utilizzare una content experience efficace significherà tener conto del contesto in cui è presente il contenuto, dell’usabilità dell’interfaccia, della scelta dell’immagine, dell’organizzazione del sito e di tanti altri fattori per offrire un’esperienza migliore al pubblico.
La sfida del 2020 è quella di non concentrarsi sul primo click dell’utente, insomma, ma piuttosto su ciò che succede dopo essere stati intercettati durante la navigazione web.
Contenuti video
Nel digital marketing la pubblicità mediante video continua a crescere senza sosta.
Secondo il report IAB 2019, il budget investito per questo tipo di contenuti è cresciuto del 25% rispetto al 2018 e ben tre advertiser su quattro pianificano di aumentarlo ancora nel prossimo anno.
I settori che spendono maggiormente nei video sono quelli del Media & Entertainment (+75%) e del Fashion (+45%). Inoltre, ben sette inserzionisti su dieci decidono di far apparire un influencer nelle loro pubblicità video.
Sarà proprio questo, quindi, un altro trend massivo, poiché è emerso che addirittura il 74% dei consumatori americani guarda video online in streaming almeno una volta a settimana, mentre il 78% di coloro che utilizzano uno smartphone guarderebbero volentieri delle pubblicità in cambio di contenuti gratuiti.
Per quanto riguarda i canali ed i formati video, sono in due a farla da padrone:
- IGTV – Instragram, per far accedere alla propria piattaforma “IGTV”, permette di inserire una preview del video nel proprio feed. Inoltre, Zuckerberg ha introdotto il formato landscape, grazie al quale i brand possono postare non più esclusivamente video con taglio quadrato 1:1, bensì anche orizzontali (utilizzati su ogni altro canale pubblicitario); questo per permettere il risparmio di eventuali spese collaterali da parte delle aziende e favorisce, così, il caricamento di contenuti su IGTV.
- dirette sui social – le statistiche confermano che le dirette social generano molte più visualizzazioni e reazioni rispetto ai semplici video; infatti, i Live Facebook producono sei volte più interazioni dei video tradizionali e generano dieci volte in più commenti; non a caso, il popolare “social del lavoro” nel 2019 ha introdotto “Linkedin Live“, che invia una notifica quando qualcuno dei nostri collegamenti è in diretta sulla piattaforma.
Influencer e Micro Influencer
Un report di Hubspot e Talkwalker mostra che nel 2019 le conversazioni sul tema dell’influencer marketing sono scese del 42% rispetto all’anno precedente.
Il problema è che molti top influencer nel tempo perdono autenticità, trasformandosi da persone di cui i followers possono fidarsi in veri e propri “mass-media” in carne ed ossa.
Quindi, altro trend del 2020 sarà quello di puntare maggiormente sui micro influencer che intrattengono con i propri spettatori un rapporto più genuino. Questo minimizzerà il rischio di destinare un grande budget ad un’unica persona, riducendo i costi in favore di guadagni potenzialmente più elevati e permettendo anche di concentrarsi su destinatari più specifici.