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Come erano i social 10 anni fa?

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Con l’impazzare della #10YearsChallenge, la rivista Wired ha proposto una lettura della sfida in maniera molto interessante; l’idea? Confrontare la struttura dei social network (e della home dei più importanti siti web, motori di ricerca inclusi), per capire come questo mondo si sia completamente e continuamente rivoluzionato sotto i nostri occhi, quasi senza che ce ne accorgessimo.

Una vita più social

Nel 2009 Facebook era ancora, se vogliamo, ad uno stadio quasi “embrionale”: lanciato nel 2004 e arrivato ad un boom di presenze italiane solo nel 2008, si mostrava come una schermata fatta essenzialmente di tab da shiftare e pulsanti, in alto, da cliccare, con una home piena zeppa di notifiche a dir poco disordinate e “ingombranti” a livello visivo. Nessuna differenza, invece, per la colonna destra, dedicata – come accade anche oggi – all’advertising. L’interfaccia odierna conserva più o meno gli stessi colori, ma il blu si è fatto più chiaro e riposante e la grafica si è pulita, lasciando spazio a un’usabilità migliore e sempre più intuitiva. C’è da dire che anche il mondo del blogging e dell’informazione online è radicalmente cambiato in questo decennio, per cui sono state implementate delle migliorie anche in questo senso, offrendo agli utenti la visuale d’anteprima migliore (completa di foto di copertina e snippet) per le notizie.

Ah, ovviamente niente reactions: gli iscritti non avevano modo di comunicare le proprie emozioni se non scrivendole, essendo stato appena reso disponibile – e solo per i post, non ancora per i commenti, funzione che sarebbe arrivata nel 2010 – soltanto il tasto like!

Per quanto riguarda Twitter, nato nel 2006 e, quindi, quasi coetaneo del social di Zuckerberg, forse in Italia si fa più fatica a ricordare perché, tra i nostri connazionali, il suo successo mainstream è arrivato molto tardi. Inizialmente, si trattava di una piattaforma utilizzata, più che altro, da professionisti del settore web e da pochi appassionati. Oggi il popolare contenitore di “cinguettii” conta centinaia di milioni di utenti ed è diventato un collettore di opinioni ma anche un boost della notizia a tutto tondo, molto utilizzato dai VIP e… persino dagli astronauti!

Ma come appariva nel 2009? Verde, tanto verde, con una punta quasi fluo/acid sul lato destro della schermata. I caratteri a disposizione degli utenti erano ancora 140 (raddoppiati solo recentemente) e la grafica quasi anonima. Nulla di paragonabile a quello che vediamo oggi dai nostri Pc o dallo smartphone, con una home del tutto personalizzabile, un po’ sulla scia di quello che ha offerto Facebook negli anni, con l’immagine di copertina, i colori opzionabili etc. User experience e “visual impact” migliorati di moltissimi punti percentuali!

E LinkedIn? La rete sociale per i contatti professionali era nata nel 2003 e, a Gennaio 2009, contava già 30 milioni di utenti!

Non esisteva ancora, invece, l’ormai famosissimo social dedicato alle foto, Instagram, che avrebbe visto la luce in una primordiale versione solo nel 2010, senza minimamente immaginare cosa sarebbe diventato e come avrebbe finito per “imparentarsi” con il colosso zuckerberghiano (minacciato dalla sua popolarità). Anche Pinterest si sarebbe proposto al mercato nel 2010, di poco preceduto dalla piattaforma Tumblr, del 2007.

Non dimentichiamoci, però, del mitico Tom Anderson, in un certo senso “padre” del social networking odierno, che nel 2003 lanciò quel progetto chiamato MySpace grazie al quale i Millennials cominciarono a scambiarsi commenti, video YouTube, scritti ed emozioni. Nel 2009 stava avvenendo proprio il passaggio di testimone dall’era MySpace a quella Facebook: un momento ben preciso nella storia delle reti sociali che resterà per sempre impresso nella mente di chi ha vissuto quegli anni.


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