Chi l’ha detto che le scarpe da ginnastica sono da maschiaccio? La Nike, da 40 anni, veste le donne con delle linee comode e glamour. Negli anni settanta sono comparsi i primi manifesti pubblicitari che presentavano al grande pubblico le scarpe destinate alle donne di ogni epoca, nazione ed estrazione sociale. Una sfida non da poco, in quegli anni. Da lì è iniziato un rapporto, che dura ancora oggi, tra il colosso americano e il mondo femminile.
La storia
Un percorso storico fatto di pagine di giornale, acquistate dalla società, che celebravano i trionfi sportivi delle atlete. I meriti dei loro successi sportivi sono, in parte, da attribuire alla Nike che per mezzo dei suoi prodotti permette di realizzare delle performance da medaglia d’oro. L’attività pubblicitaria e l’impegno profuso del colosso americano hanno permesso di scardinare gli stereotipi che affliggevano il ruolo della donna nella società. La società, dunque, ha contribuito all’emancipazione della donna nei suoi quarant’anni di supporto nei campi sportivi e fuori.
La mission
La multinazionale, attraverso la sua attività di comunicazione, ha sostenuto le donne di ogni età e provenienza e le ha spinte verso traguardi inaspettati. Tale mission è presente ancora oggi, come dimostra la campagna #betterforit. Inoltre, nel corso degli anni, l’azienda si è impegnata in diverse attività rivolte al pubblico femminile.
Amarcord
Alla Nike si deve la prima linea di scarpe per donne con un testimonial donna, il cui annuncio è comparso sulla copertina del quarto numero del Runner’s World. Un altro episodio memorabile è il trionfo, negli anni ottanta, di Joan Benoit Samuelson. Il successo è rimasto nella storia perché l’atleta vinse la prima maratona femminile ai Giochi di Los Angles innescando un movimento legato alla corsa. Tale iniziativa, infatti, è stata poi celebrata dalla Nike sulla carta stampata. Gli anni novanta sono stati ricchi di successi rosa, di cui l’azienda si è fatta principale portavoce. Un’altra campagna molto importante è stata quella degli anni 2000: MBody Parts. Essa è stata una delle più apprezzate dai pubblicitari per il linguaggio confidenziale, utilizzato dalla multinazionale, per parlare delle forme delle atlete.
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